Siena, 1 aprile – “Lo scorso giovedì è stato ritrovato sulla porta di casa di una ragazza appartenente al Blocco Studentesco un biglietto minatorio, contrassegnato dal tragico, tipico vocabolario dell’antifascismo militante. ‘X (non riportiamo il nome, ndr) occhio alla testa se vedo un punto nero sparo a vista (firmato) i compagni’. Il fatto è stato regolarmente denunciato alle forze dell’ordine come minaccia aggravata”. Lo riferisce Gabriele Taddei, responsabile di CasaPound Siena in una nota, sottolineando che “la ragazza, già oggetto di un’aggressione lo scorso autunno davanti ad un noto e malfamato bar di via Pantaneto, si è trovata nuovamente a che fare con l’infamia di quei gruppuscoli di estrema sinistra che, da qualche tempo, scorrazzano liberamente a Siena e ricevono voce e spazi da amministratori e politici cittadini”.

“Anche nella nostra città stiamo tornando ai picchetti sotto le abitazioni di chi la pensa diversamente? – si domanda CasaPound – L’intolleranza di questi squilibrati, frustrati dal consenso generato dalle nostre iniziative sociali, che non si vergogna di organizzare minacce e pestaggi antifascisti mettendo le mani su una ragazza inerme, un domani non eviterà loro di armarsi nuovamente. Le aggressioni ricevute dal Blocco Studentesco nell’ateneo di Palermo o nelle università romane, in cui studenti appartenenti ai collettivi di estrema sinistra sono stati fermati in possesso di ascie ed accette, lo dimostrano pienamente. La criminalità politicizzata va fermata a tutti i costi, ricordando che i responsabili non sono tanto le forze dell’ordine, quanto l’atteggiamento che ognuno di noi riserva al rapporto col pensiero altrui. Non possiamo continuare a dare credibilità ai cattivi maestri, vetrinette ai politicanti senza scrupoli e, addirittura, spazi e finanziamenti a chi fa della violenza il proprio credo politico. Siena non è diversa dal resto d’Italia: è urgente uscire dalla logica dello scontro e degli opposti estremismi, per aprire una stagione politica basata sul dialogo e la cooperazione”.

“CasaPound Italia ha dimostrato di saperlo fare – conclude Taddei – con l’ex brigatista Morucci, con la deputata del Pd ed alfiere degli omosessuali Paola Concia, con decine di iniziative quotidiane volte ad unire le forze della nazione anzichè dividerle portandole allo scontro. Qualcuno saprà risponderci anche nella sedicente civile Siena? Le esperienze passate ci spingono a credere il contrario, ma il nostro stupido, inguaribile ottimismo è pressochè infinito”.