«La linea di condotta della nuova presidenza è ancora una volta all’insegna dell’accaparramento più totale, contro ogni principio di rappresentatività democratica» – ad affermarlo è Daniele Castellani, consigliere eletto alla Consulta Provinciale degli Studenti di Roma per il Blocco Studentesco, movimento giovanile di CasaPound Italia, in merito al consiglio di presidenza del 16 gennaio.

«Il primo Consiglio di Presidenza – continua Castellani – ha già fatto capire la linea di questa maggioranza. Su sette commissioni create, la maggioranza ha infatti eletto i coordinatori di ognuna solo tra le sue file, non lasciando nessun ruolo ai membri dell’opposizione e trasgredendo, di fatto, ai minimi princìpi di rappresentatività proporzionale, che dovrebbe garantire la democrazia».

«È un gesto molto grave, che fa capire come questa maggioranza predichi bene e razzoli male, rendendosi subito protagonista di scelte antidemocratiche e di parte, a discapito degli oltre 30.000 studenti che hanno scelto di essere rappresentati dal Blocco Studentesco. Ci auguriamo che la presidente Cenci torni sui suoi passi e spartisca le commissioni di lavoro secondo proporzionalità»

 

«Come se non bastasse l’indecente spartizione delle commissioni – fa sapere il consigliere del Blocco Studentesco Mattia Brozzi – è stato anche negata dal Consiglio l’organizzazione di una giornata del ricordo sulle Foibe, tema ancora poco trattato nelle scuole italiane, e addirittura la bocciatura di un semplice comunicato della Consulta sull’argomento, per sensibilizzare gli studenti su questa immane tragedia italiana, rimasta per troppo tempo sepolta da interessi politici».

«Sarà difficile rapportarci con una maggioranza del genere – conclude Brozzi – e fa sorridere pensare che si era presentata come “la presidente di tutti, paladina della difesa delle idee differenti” salvo tradire appena un mese dopo ogni buon proposito. Anche per questo chiediamo al resto dell’opposizione una maggiore partecipazione, visto che l’assenza di tre consiglieri ha facilitato il solerte lavoro di sciacallaggio di questa presidenza».