Roma, 10 maggio 2013 – Ingressi delle più importanti scuole private italiane sigillati nella notte, cortei e blitz nel corso della mattinata: il Blocco Studentesco protesta contro il «contributo volontario» e il finanziamento alle scuole private. A Roma, inoltre, un centinaio di studenti ha protestato sotto il ministero dell’Economia mentre in circa 20 città i militanti hanno fatto sit-in e cortei davanti ad Assessorati provinciali e licei.

«È assurdo che in un momento di crisi come quello attuale le famiglie degli studenti siano costrette a pagare una tassa che viene presentata come  volontaria ma che nei fatti è obbligatoria e ricattatoria», afferma Rolando Mancini, responsabile nazionale del Blocco Studentesco.

«Servono fondi per la scuola pubblica? Che si cominci a fare cassa abolendo il finanziamento pubblico alle scuole private senza gravare le famiglie di un’ulteriore tassa. Una tassa – prosegue Mancini – che oltre tutto non è proporzionale al reddito, il milionario e il disoccupato pagano la stessa somma. Noi non diciamo che chi ha la possibilità non debba versare il contributo, anzi lo auspichiamo vista la situazione in cui versa la scuola pubblica, ma chi non arriva a fine mese non può sentirsi dire da presidi e professori che se non paga il contributo il figlio non sarà iscritto all’anno successivo».

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