Di Geox

Anche se gran parte del mondo sembra essersi lasciato alle spalle la pandemia Covid-19, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sta già guardando avanti e si sta preparando per l’emergere di altre pandemie ed altre importanti emergenze sanitarie. Al fine di una preparazione adeguata alle future pandemie, “l’Assemblea Mondiale della Sanità” ha tenuto infatti una sessione speciale il 1° dicembre 2021, intitolata Il mondo insieme.

In questa sessione speciale, che in realtà è stata solo “la seconda in assoluto sin dalla fondazione dell’OMS nel 1948”, i partecipanti hanno concordato di “elaborare e negoziare una convenzione, un accordo o un altro strumento internazionale ai sensi della Costituzione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per rafforzare la prevenzione, la preparazione e la risposta alle pandemie“. Secondo Tedros Adhanom Ghebreyesus, il primo direttore generale dell’OMS e che in realtà non è un medico, suddetto trattato rappresenta “un’opportunità per rafforzare l’architettura sanitaria globale, per proteggere e promuovere il benessere di tutte le persone“. Se approvato, il Trattato pandemico consentirà all’OMS di apportare cambiamenti radicali ai sistemi sanitari dei suoi Paesi membri a partire dal 2024.

Contrariamente all’opinione popolare, l’OMS non è un’organizzazione indipendente, imparziale ed etica che mira a raggiungere il bene comune. In realtà i suoi obiettivi e le sue agende sono stabiliti dai suoi donatori, inclusi alcuni dei Paesi più ricchi del mondo e filantropi più influenti.

Ad esempio, la Fondazione Gates e prima la Fondazione Rockefeller hanno dato forma alle politiche sanitarie globali non solo attraverso la concessione di sovvenzioni dirette, ma anche attraverso la fornitura di fondi integrativi, il sostegno di programmi di ricerca selezionati, la creazione di partnership sanitarie globali con lo staff della Fondazione nei loro organi decisionali e tramite il patrocinio diretto al più alto livello politico. Infatti nel 2006 il Guardian ha riferito che “la fondazione Gates è ora il secondo più grande donatore dell’Organizzazione mondiale della sanità dopo gli Stati Uniti, nonché uno dei maggiori investitori al mondo in biotecnologie per l’agricoltura e prodotti farmaceutici”. Sfortunatamente quando i filantropi e le loro fondazioni promuovono i propri interessi, lo fanno a spese degli interessi comuni della società. Non c’è motivo di credere che questa dinamica sarà diversa nel caso del Trattato pandemico.

Anche se il Trattato pandemico mirasse veramente a raggiungere esiti umanitari puramente nobili, esso dovrebbe comunque essere criticato sulla base del pensiero liberale, il quale sostiene che solo l’individuo deve avere la responsabilità assoluta del proprio benessere, supponendo che sia in età adulta e sano di mente. Vale a dire, l’individuo è l’unico autorizzato a prendere decisioni che riguardano il suo corpo, la sua vita e il suo futuro, in assenza del potere coercitivo di qualsiasi autorità esterna.

Tuttavia, il Trattato pandemico non consentirà agli individui di fare affidamento sulle proprie facoltà fisiche, spirituali e intellettuali per raggiungere il proprio benessere. Imporrà invece trattamenti e vaccinazioni agli individui contro la propria volontà, violando così la libertà del corpo su scala globale. La storia è una testimonianza del fatto che la violazione della libertà del corpo porta alla schiavitù e al regresso nella società.

Inoltre, il Trattato pandemico darà all’OMS l’autorità di emanare dettami nella sfera privata degli individui e di esercitare il controllo sulla loro vita sociale e pubblica, sulle istituzioni della loro società e sui loro governi, il tutto in nome della salute pubblica. In tal modo sopprimerà le libertà civili, la libertà economica, la libertà dell’essere. Tutte queste forme di libertà sono intese come forze costruttive nella società, le quali contribuiscono al raggiungimento del progresso sociale. Una volta soffocate queste libertà, svaniscono anche le basi del progresso.

Attraverso il Trattato pandemico, l’OMS imporrà il proprio giudizio di valore sulla popolazione mondiale, ignorando così il fatto che i valori differiscono in modo significativo tra persone, culture, tradizioni e nazioni. In altre parole, ignorerà la diversità delle persone quando si tratta di prendere decisioni sul proprio corpo in base alle proprie convinzioni religiose, impegni, punti di vista e valori culturali e tradizionali. I sostenitori del Trattato pandemico dovrebbero ricordare le parole di John Stuart Mill:

Né una persona, né un numero qualsiasi di persone, è giustificata a dire a un altro essere umano in età adulta che fare della sua vita. Ognuno di noi è l’essere più interessato al proprio benessere; l’interesse che qualsiasi altra persona, tranne in casi di forte attaccamento personale, può avere in noi è insignificante rispetto a quello che abbiamo noi stessi; l’interesse che la società ha per noi individualmente (tranne che per la condotta verso gli altri) è frazionario e del tutto indiretto: riguardo i propri sentimenti e le proprie circostanze, il singolo essere umano ha una conoscenza incommensurabilmente superiore di sé rispetto a quella che può avere qualcun altro.

L’individuo è nella posizione migliore per essere il giudice finale delle sue azioni quando si tratta della sua autonomia corporea, della sua sfera privata e della sua libertà.