di Bologna

Ebbene si. Sembrava impossibile dopo le ultime due produzioni di Star Wars per quanto riguarda la serie cinematografiche ma finalmente sembra che anche nella ‘Galassia lontana lontana’ uno scossone sia arrivato a ricondurre questo universo ad una dimensione più adulta, e se vogliamo eroica.

Se arrivavamo storcendo il naso dalla visione di motociclette dai colori sgargianti di qualche improvvisato Power Ranger in “The book of Boba Fett” e dai drammi esistenziali fin troppo vittimistici della serie “Kenobi”, ecco che la serie sull’eroe della Ribellione Cassian Andor è riuscita a farci per lo meno tirare un sospiro di sollievo.

“Andor” è ambientata in piena epoca Imperiale, prima della nascita dell’Alleanza Ribelle che vedrà sorgere le figure di Leia, Han Solo e Luke Skywalker come suoi assi portanti. Scordatevi perciò spade laser e grandi battaglie spaziali tra poderose armate, qui l’Impero ha ancora il controllo assoluto della galassia ed è determinato a conservare e consolidare il proprio potere. Proprio per questo la serie riesce a trasporarci in una galassia più realistica, con ambientazioni estramemente veritiere e crude, dai remoti pianeti-avamposto abitati da poche migliaia di pastori in mezzo alle montagne, alla metropoli Imperiale di Coruscant, sede del senato galattico e divisa tra affollati e caotici quartieri popolari e ricchi settori opulenti, destinati alla dimora di senatori e alti dignitari.

È chiaro: ognuno di noi che si ritrovi a guardare una produzione su Star Wars non può fare a meno di strizzare l’occhio all’Impero e di esultare ogni volta che le sue legioni riportino una vittoria sulle sacche di resistenza. Tuttavia in questa serie vediamo svilupparsi la vita di Cassian Andor, che i più appassionati ricorderanno da “Rogue One” come fedelissimo soldato speciale della Ribellione e che qui invece ci viene presentato come un normale lavoratore che vive di espedienti, presto invischiato suo malgrado in faccende più grandi di lui che lo porteranno a sviluppare un pensiero politico anti-Imperiale e lo avvicineranno alla fazione della lotta armata all’Impero.

Per gli amanti di spade laser e super-cannoni spaziali questa serie potrebbe risultare più lenta, ma proprio questo si dimostra essere invece il suo punto di forza. “Andor” non ha fretta di arrivare ad un finale preimpostato, non corre lasciandosi alle spalle pezzi di trama raffazzonati, si prende i suoi tempi in un crescendo di pathos e solidarietà verso i personaggi. Ci presenta le ragioni di tutti e non va a giudicare moralmente nessuno, ma lascia allo spettatore giudicare le vicende di ogni personaggio, ribelle o Imperiale, e a decidere per quale parteggiare; un’evoluzione sicuramente verso un fandom di adulti che è stufo di vedere i cattivi a tinta unica utilizzati come facile bersaglio per i fucili degli infallibili buoni.

Certo, la serie è pur sempre una produzione Disney, quindi non poteva mancare qualche piccolo messaggino in salsa lgbtq etc etc. Parliamo della storia omosessuale tra due personaggi femminili, per altro secondari. Tuttavia c’è da dire che la Disney ha fatto i compiti a casa; questa tematica, appena accennata in realtà, serve più a dare un piccolo approfondimento dei personaggi in questione e non appare per nulla forzata all’interno della trama, come invece siamo ormai abituati dall’immondizia cinematografica.

Se questo sia un segnale di rinsavimento da parte degli autori Disney o, più probabilmente, una nuova strategia di marketing meno invasiva è ancora tutto da vedere.

Insomma, la serie è bella, con un giusto equilibrio tra azione spettacolare e una trama ben approfondita ed introspettiva. Belle sono le tematiche trattate: lo scontro al potere dispotico, lo sviluppo di una coscienza critica e politica, l’attivismo per un’Ideale.

Resta da sperare che questa serie non sia stata un semplice incidente di percorso per gli autori del filone di Star Wars, ma che diventi invece la prassi per far sbarcare finalmente questo universo cinematografico, amato da milioni di persone, ad una narrativa più adulta e matura. Il tempo ci darà conferma.