Verona, 20 febbraio – Mani alzate e tesserini alla mano chiedevano di entrare al Polo Zanotto dell’Università di Verona dove il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, teneva la sua lectio magistralis in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico, ma sono stati bloccati e caricati dalle forze dell’ordine i militanti del Blocco studentesco, l’organizzazione studentesca di CasaPound Italia che oggi era in piazza nella città scaligera per un corteo con sit in regolarmente autorizzato.

«I circa 200 studenti, che hanno sfilato senza incidenti da piazza Pradaval al Polo Zanotto per manifestare contro un governo di  ‘baroni’ al servizio di banche e poteri forti, avrebbero voluto pacificamente esprimere il loro dissenso rispetto a chi, come Profumo e l’intero governo Monti, vorrebbe che nelle università italiane si affermasse una logica di liberismo sfrenato ispirata al modello anglosassone, con atenei di serie ‘a’ privati o dai costi proibitivi e atenei di serie ‘b’, incapaci di garantire un’istruzione di qualità e destinate agli ‘sfigati’ – spiega il responsabile nazionale del Blocco Studentesco Università, Davide Di Stefano – Purtroppo non è stato possibile, perché le forze dell’ordine, nonostante avessimo chiesto di entrare da semplici studenti universitari, senza bandiere e con i nostri tesserini alla mano, ce lo hanno impedito a colpi di manganellate e con un’azione repressiva del tutto fuori misura».

«Dalla piazza dell’università comunque noi non ci muoviamo – aggiunge il responsabile per il Veneto del Blocco Studentesco, Alessandro Gandini – Siamo qui per ricordare a questo governo non eletto da nessuno e voluto dalla speculazione finanziaria, che in Italia c’è chi non è disposto a rinunciare alla propria sovranità nazionale per ‘rassicurare i mercati’, cedere al ricatto delle agenzie di rating e rispondere alle imposizioni della Bce. Alla favola del governo dei ‘bravi professori disinteressati’ e dei sacrifici ‘medicina amara ma necessaria’ non ci crediamo. L’università non deve essere un privilegio, ma pubblica, di qualità e accessibile a tutti, e battersi per questo per noi è un dovere».

info: Davide Di Stefano 3483009305

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