Bologna, 17 febbraio 2012. Nella notte, un cumulo di macerie è stato deposto nel cortile del liceo Fermi, insieme ad un sacchetto di segatura da regalare alla scuola. Infatti, dentro l’istituto sono caduti pezzi d’intonaco e di soffitto a causa delle infiltrazioni d’acqua, e l’unico rimedio adottato è stato cospargere il pavimento di segatura per coprire i detriti.
“Abbiamo donato alla scuola un sacchetto di segatura, nel caso si ripetano nuovi crolli: non vorremmo rischiare che il tutto possa rimanere agli occhi degli studenti. Il nostro naturalmente è stato un gesto provocatorio e goliardico – dichiara Lorenzo Bernardini, responsabile del Blocco Studentesco a Bologna – per denunciare l’assurda soluzione messa in atto. Avvenimenti come questi ci riportano al novembre 2008, quando uno studente a Rivoli perse la vita proprio per il cedimento del soffitto della propria aula. Non si può pensare che al giorno d’oggi gli studenti siano insicuri all’interno delle proprie scuole, quando invece a sentirsi insicuri sembrano essere i dirigenti scolastici. Al liceo Fermi infatti è stato costruito un costoso impianto di video-sorveglianza: soldi gettati al vento che, anziché essere usati per garantire istituti all’avanguardia, vengono sprecati in costose opere che mirano a trasformare le nostre scuole in istituti di custodia.” 
Ufficio stampa Blocco Studentesco Bologna