Cremona, 22 marzo – “Dovremmo trovare il lato positivo anche nelle disgrazie”, questo quanto scritto in uno dei temi degli studenti dell’Istituto Tecnico Agrario Stanga pubblicati dal quotidiano “La Provincia” di Cremona.

Non a caso, il tema è quello di Daniele Albertini, militante del Blocco Studentesco.

“Crediamo – si legge in una nota diffusa dal movimento – che anche questa situazione di emergenza possa essere  un’opportunità. Mantenere allenati corpo e mente in una condizione in cui si è naturalmente spinti verso la paura e lo smarrimento, è fondamentale per rimanere centrati ed essere punto di riferimento non solo per noi stessi ma anche per chi ci sta intorno”.

“Viviamo in una società sempre più individualista – continua la nota – dove, invece di creare una rete di unione e aiuto per chi rischia di non reggere a una condizione di isolamento, si rimane attaccati alla finestra per denunciare il vicino che esce di casa. Non è questa la società e i valori cui vogliamo rifarci”.

“La crisi che il nostro paese sta attraversando deve essere invece spunto per riscoprire ciò che ha reso grande questa Nazione: unione, forza, presenza a se stessi in qualsiasi situazione. Se saremo in grado di riscoprirli, come suggerisce Daniele nel tema – conclude la nota – saremo anche in grado di superare questo periodo e ripartire, una volta finito, per ricostruire davvero questa comunità nazionale”.

IL TEMA

A metà febbraio del 2020, in Italia ci fu l’inizio dell’epidemia di Covid-19, un virus che portava problemi respiratori (come polmonite), tosse, e febbre, e che per persone anziane o affette da malattie croniche (problemi cardiaci, asma, eccetera) poteva essere anche fatale.

Inizialmente fu dichiarata zona rossa solo Codogno, un paesino in Lombardia, che era stato il primo paese d’Italia ad avere degli infetti nei suoi abitanti. Per zona rossa s’intende un paese o più paesi che sono bloccati, ovvero delimitati dalle forze dell’ordine per impedirne l’accesso a chiunque. Gli abitanti devono restare in casa e uscire solamente per fare la spesa, andare in farmacia o recarsi all’ospedale.

Ben presto di infettò tutta la Lombardia, e quindi fu messa zona rossa anche questa regione. Personalmente io al lavoro ci vado comunque, lavorando nell’agricoltura abbiamo il permesso, quindi non ho sofferto più di tanto il fatto di dover essere chiuso in casa, in quarantena. Penso che comunque noi dovremmo per lo meno cercare di trovare il lato positivo anche nelle disgrazie… ad esempio si può pensare che questa quarantena possa essere utilizzata per fare una conoscenza ancora più approfondita dei propri familiari, e che si possa utilizzare il tempo libero per informarsi su qualche argomento a scelta, oppure provare dei nuovi hobby, leggere dei libri di cultura, riscoprire la nostra storia e le persone che ci hanno preceduto.

Penso che comunque dovremmo evitare il più possibile l’utilizzo dei dispositivi tecnologici, che ci portano ad avere un assopimento dalla vita reale. Io personalmente leggo molti libri, che vanno dal genere fantasy ai libri storici, e quindi cerco di farmi una cultura mia e su argomenti che mi piacciono e di cui sono appassionato.

Sicuramente per uscirne dobbiamo seguire le indicazioni che ci vengono fornite, quindi uscire per lo stretto necessario, lavarsi spesso le mani e tossire nei fazzoletti usa e getta. Solo così penso che potremmo uscirne e dimostrare ancora una volta che il popolo italiano è unito e forte.

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