Di Clara

Non unicorni o arcobaleni, ma un “Sole cinetico” sarà lo sfondo identificativo del palco per accogliere gli artisti all’Eurovision. Questa è la scenografia pensata da Francesca Montinaro, un’artista multimediale e scenografa per la 66ª edizione dell’Eurovision Song Contest, sponsorizzata dalla Rai ovviamente, che si terrà nel mese di maggio a Torino.

Non è la sua prima creazione nel contesto della televisione: dopo aver ideato il “Fondale strappato” per Sanremo 2013 e il “Trampolino tra le nubi” per l’edizione del 2019, ora la Montinaro mette in scena “Il Sole dentro”. Forse c’è ancora speranza, o almeno si può ancora scegliere di vedere in TV qualcosa di differente rispetto ai glitter multicolore.

Nelle dichiarazioni, l’artista svela alcune curiosità riguardo la sua idea: «Il Sole cinetico, fonte di spettacolari movimenti e giochi di luce, domina il palco e rappresenta l’attitudine di essere italiani, sempre in movimento, riottosi, creativi, accoglienti, passionali, intuitivi. Noi, siamo quelli con il sole dentro, è il nostro modo di stare al mondo». Non fate leggere l’articolo a quelli che continuano a credere che il genio italiano sia scomparso o addirittura non sia mai esistito.

Continua dicendo: «Il nostro è un Paese-palcoscenico, nel quale siamo allo stesso tempo protagonisti e spettatori. Potevamo accontentarci di vivere nel Paese più bello del mondo e invece gli artisti e i creatori italiani hanno voluto aggiungere meraviglia alla bellezza: le opere monumentali, l’urbanistica, l’architettura, la scultura, la pittura, che da sempre esaltano la bellezza naturale del nostro paese. Siamo una perfetta alchimia di natura e cultura.» Qui qualcuno si starà strappando i capelli dopo queste dichiarazioni. Ricordiamo che la moda del momento è affermare che non esistono più le “Nazioni” e di conseguenza l’Italia non può essere il luogo più bello del mondo, no? Tutti i posti hanno lo stesso livello di bellezza così come tutti gli esseri umani sono tutti identici tra loro. Certo, come no.

«La cascata d’acqua che incornicia il palco è allegoricamente il mare che ci circonda, a cui dobbiamo la nostra cultura stratificata e complessa. Il palco è la nostra penisola: una terra ospitale e accogliente dove ogni concorrente, da qualunque paese provenga, potrà sentirsi accolto. Infine un giardino all’italiana sospeso tra realtà e illusione, in cui la vegetazione si mescola a giochi di luce, accoglierà i team in una dimensione ludica e architettonica».

Chissà quante critiche riceverà la nostra Montinaro, che agli occhi dei buonisti sembrerà “politicamente scorretta”, pur non avendo detto nulla di falso né tantomeno di estremo. Come già scritto, attualmente si è arrivati all’esagerazione secondo cui dobbiamo essere tutti uguali su questo pianeta, quindi se qualcuno possiede il Colosseo nella sua città e tutti gli altri no, che venga immediatamente demolita l’opera!

Veramente non funziona così, ma è difficile da spiegare a chi si crede di essere, in ogni circostanza, portatore della verità assoluta.

Inoltre, mancano ancora due mesi prima dello spettacolo che inizierà il 10 maggio e nessuno può sapere se questa scenografia verrà magicamente sostituita con fiori, camper e hippie vari…

Non possiamo fare previsioni, per ora ci limitiamo a tifare e ad apprezzare chi ancora esalta la nostra Nazione, in Italia e nel mondo.