Di Cippa

Howard Phillips Lovecraft fu uno dei maggiori scrittori della letteratura Horror, paragonabile a un nome come Poe, precursore di molte tematiche ricorrenti nel genere del fantasy e della fantascienza, utilizzò e creò archetipi imprescindibili negli anni a lui successivi.

Non parliamo solo di Cthulhu e dei suoi mostri cosmici, ma anche di streghe, demoni, creature di ogni genere che non sono semplici mostri ma rappresentano qualcosa di assolutamente straordinario: una realtà irreale trasportata nel nostro mondo rendendolo tanto affascinante quanto spaventoso. Leggere Lovecraft non significa solo avventurarsi nei meandri della letteratura di evasione, vuol dire immergersi in una dimensione del tutto estranea al nostro modo di intendere la realtà. Il patto narrativo che dobbiamo fare con H.P. è assoluto, dobbiamo vendere la nostra anima: se quella che leggiamo è una pagina di Diario di un marinaio sfuggito a creature indicibili noi dobbiamo accettarlo senza discutere. Grazie alla sua abilità creò veri e propri concetti nuovi come il Terrore Cosmico dell’ignoto ed esplorò l’inconscio umano con la bravura di uno psicanalista, fece addirittura partire una filosofia letteraria, lo studio di questo autore: il Cosmicismo che presenta tratti riconducibili al Nichilismo.

Già qui possiamo dunque affermare che non si tratta di un autore che lascia indifferenti dal punto di vista letterario, forse a qualcuno piacerà di più, a qualcuno meno però di sicuro non lascerà deluso nessun lettore. Parliamo in aggiunta di un particolare della vita di Lovecraft che viene poco citato ma che è assai importante per comprendere i suoi testi: la sua visione politica.

Avversario tenace del Marxismo, del Capitalismo e delle Plutocrazie, contrario al Bolscevismo e poco fiducioso del Nazismo rivolse la sua attenzione al Fascismo e al Socialismo. Questo, unito a una forte dinamica di suprematismo razziale, presente in modo palese nei suoi libri, lo ha reso una figura scomoda; episodio esplicativo? La consegna di un premio letterario a un’autrice nigeriana in forma di statuina di H.P. Lovecraft che ha scatenato delle polemiche da parte dei classici intellettuali frustrati indignati.

Leggendo le sue storie, i suoi romanzi, i racconti possiamo facilmente intuire come siano carichi di un significato profondo strettamente legato al suo pensiero. Dunque se all’interno troviamo dei tratti che ci possono far riflettere su una visione politica non dobbiamo pensare di essere nel torto e di aver esagerato con una lettura troppo interpretativa: è una letteratura intrigante, con vari livelli di interpretazione. Per quanto le persone a cui non sta bene possano negare quanto sia sostanziale il suo pensiero politico nella sua letteratura credo sia subito chiaro per chiunque apra le pagine di una storia di H.P. Lovecraft che la realtà è ben altra.

Un altro autore dunque cui il mondo moderno sta cercando di togliere molto lasciando in sospeso e non dette tante cose su di lui. Un autore che ha affascinato a tal punto il suo pubblico che alcuni sono arrivati a considerarlo un maestro di arti arcane, uno stregone, un alchimista. Ha fatto parlare di sé in mille modi, sotto mille punti di vista ma il modo migliore di conoscerlo è leggerlo ovviamente, senza paraocchi e conoscendone il pensiero.