di Patrizio

Anche questo inverno ci troviamo a sentire lamentele degli studenti delle scuole italiane riguardo la temperatura insostenibile durante le lezioni, gli ambienti scolastici pericolanti e la carenza di manutenzione. Emblematici sono stati i recenti casi di Torino e Piacenza, in cui classi di alcune scuole hanno scioperato per via del freddo nelle aule, dovuto alla mancanza di riscaldamento

Già nel dicembre del 2021, a seguito di una denuncia di una classe via Instagram, a Piacenza come Blocco Studentesco intervenimmo con un blitz davanti al Liceo delle Scienze Umane per chiedere di risolvere la situazione. A due anni da quell’azione, ci ritroviamo di nuovo a constatare lo stesso problema.

Non basta tornare a parlarne: la situazione dell’edilizia scolastica é attualmente la principale emergenza del mondo dell’istruzione. La musica, col nuovo governo di centrodestra, non é minimamente cambiata: Valditara si é occupato di correre dietro alla “current thing”, all’argomento del momento, l’educazione affettiva. Questo é solo l’ennesimo scivolone di un ministro incompetente, autolesionista e in malafede. Un ministro che, tale e quale ai suoi predecessori Bianchi, Azzolina, Fioramonti o (tornando indietro) Gelmini, se ne frega altamente dei problemi degli studenti.

Nel caso dello scandalo riscaldamento al liceo Colombini di Piacenza, si é espressa contraria addirittura la locale Gilda degli insegnanti.
É ora di iniziare ad affrontare per davvero il problema dell’edilizia, generalmente un problema di tutta la Nazione: sport, scuole, trasporti, ferrovie, e potremmo continuare per ore. Si campa da decenni su vecchie infrastrutture costruire durante il Fascismo, e bel primo dopoguerra.

Non esistono più, per via della folle burocrazia vigente, dei falsi comitati ambientalisti basati su continui “no”, dei piani infrastrutturali nazionali. Gli studenti, in numerose città, si appoggiano a container o ad altre strutture riadibite, come ex caserme o conventi. Questo é un modo per sviare il problema, rimandando una soluzione ad un futuro non meglio definito. Serve urgentemente un piano infrastrutturale nazionale, nel nostro ambito, legato alla scuola e all’università.

Pretendiamo che le istituzioni si mobilitino immediatamente per risolvere il problema nel più breve tempo possibile, é assolutamente inaccettabile che milioni di studenti vengano costretti a frequentare le lezioni in scuole di ogni ordine e grado in condizioni simili. Se il Governo Meloni vuole dimostrare di non essere l’ennesimo esecutivo di pagliacci che abbiamo già visto e rivisto, dunque, imponga all’incapace Valditara di dimettersi, e nomini un ministro serio che si occupi di un piano edile scolastico concreto!