Bologna, 25 novembre 2011 – «La gioventù non s’ingabbia» è questo lo slogan che compare nei numerosi volantini dell’azione del Blocco Studentesco avvenuta questa notte al Copernico. Il liceo è stato simbolicamente recintato come forma di protesta verso il piano di ristrutturazione della scuola, che prevede una spesa di 250.000 euro per costruire una cancellata, un muro “anti-suono” e un parcheggio.

«Sulle recinzioni – dichiara Lorenzo Bernardini, responsabile del Blocco Studentesco Bologna – sono stati esposti volantini che denunciano l’incredibile spreco di denaro pubblico in opere di cui nessuno sentiva la necessità. Soldi che invece potrebbero dotare il liceo Copernico di un laboratorio informatico all’avanguardia, quando ad oggi i computer sono gravemente insufficienti.

 

 

Come al solito, la recinzione, come soluzione per impedire ai clochard di ripararsi la notte, sembra come sempre un modo per arginare un problema piuttosto che per risolverlo. Isolare l’istituto – conclude Bernardini – ci appare come un tentativo, l’ennesimo, di rendere le nostre scuole delle galere, e per questo alle loro recinzioni rispondiamo con le nostre barricate».