Roma, 23 dicembre – “Che tutti gli stupidi e i vigliacchi imparino a temerci!” è il motto scelto per celebrare Capitan Harlock, a quarant’anni dalla sua apparizione sullo schermo italiano. Il Blocco Studentesco ha voluto celebrare il pirata spaziale creato dalla mente di Leiji Matsumoto affiggendo nella notte numerosi manifesti in tutta la penisola.
“Eleggendo – inizia la nota del movimento – ancora una volta il Capitano a simbolo di rivolta, l’intenzione di questa azione si scosta dal campo più prettamente politico e scolastico per abbracciare una visione del mondo che si incarna nel nostro baluardo di libertà. Perché Harlock? Perché la lotta di Harlock, scevra di facili entusiasmi o di ottimismi fallaci, acquista connotazioni prettamente eroiche. Il Capitano incarna l’archetipo del combattente per la Libertà, nello squallore senza vita del mondo decadente immaginato da Matsumoto. Un mondo in cui la classe dirigente, rappresentata da un anonimo Primo Ministro (vi ricorda qualcuno?), è vile ed ottusa, del tutto incapace di far fronte al pericolo “esterno” proveniente dallo spazio. In questo quadro dagli evidenti richiami all’attualità, sono solo Harlock e la sua ciurma ‘fuorilegge’ a schierarsi tra il pianeta Terra e la sua fine”.
“In un mondo, il nostro – continua la nota – in cui non mancano governi imbelli, minacce esterne e catene di censura avvolte intorno a chi la pensa in maniera ‘altra’ rispetto al coro, essere pirati, essere ribelli, non significa sognare di universi immaginari in cui rinchiudersi. Il nostro Mondo e il nostro presente è ciò che ci viene strappato da sotto gli occhi in ogni istante da politiche di interesse, servaggio bancario, in cui l’uomo subisce il vampirismo di classi dirigenti che gestiscono una Nazione come dei curatori fallimentari. È nella gioventù pirata, quella che non accetta i dogmi della società liberale, quella che si riscopre comunità in un mondo di atomismo, quella che si batte ogni giorno scuola per scuola, strada per strada, per ridare speranza e coraggio ad una generazione che ne ha disperatamente bisogno, che il mito del Capitano si manifesta“.
“Capitan Harlock – conclude la nota – è saturo di scene, parole, immagini, azioni che riescono a muovere e far sognare il cuore dei giovani, accordandoli alle frequenze senza tempo del mito, della tradizione e dell’eroismo. Ma soprattutto, il monito che si scaglia come un fulmine dai nostri manifesti, è un invito a combattere senza paura per quello in cui si crede, a vivere liberi e non incatenati ai giudizi dei grandi, degli stupidi e dei vigliacchi, a fare del nostro meglio, sempre, e a non disperare mai per il nostro futuro. ‘I sogni non svaniscono, finché le persone non lo abbandonano‘: per chi non ha ancora abbandonato il suo sogno, sventola nel buio la nostra bandiera”.
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