Di Jen

Rossetto rosso sgargiante come segno di riconoscimento la ministra siciliana si è fatta riconoscere per il suo operato alquanto oltraggioso, si è distinta sì, ma solo come peggiore tra i peggiori. La Azzolina non ne ha azzeccata nemmeno una in questo periodo da ministra e oltre alla tanto citata storia dei banchi a rotelle ha collezionato innumerevoli gaffe che la pongono sul podio de “I nuovi mostri”

Tanto per citarne alcune:

  1. TERMOSCANNER A SCUOLA

La ministra ospite di Di Fazio viene incalzata dal conduttore con una serie di domande a cui non riesce a rispondere; una di questa riguarda l’assenza di termoscanner a scuola. Secondo la Azzolina non sono stati istallati a causa del grande numero di persone che frequentano gli edifici scolastici, Di Fazio le fa poco gentilmente notare che a in Rai i dispostivi ci sono e che gli studi sono frequentati ogni giorno da più del quadruplo delle persone rispetto alle 3000 che vengono contate in una scuola.

  1. SCUOLA IN APPARTAMENTO A SCAMPIA

In conferenza stampa con il compagno di merenda professor Giuseppì, la Azzolina dimostra di essere stata rimandata in geografia a causa dell’incapacità di collocare nello spazio e nel tempo gli avvenimenti. Infatti mentre si lamenta delle svariate situazioni scolastiche che si verificano nel nostro paese parla di una “scuola in appartamento” che interessava la città di Napoli e in particolare il quartiere di Scampia. Le autorità municipali smentiscono e la Azzolina porta a casa l’ennesima gaffe.

  1. INFRAZIONE A TROIA

Anche in grammatica e ortografia la “nostra” ministra rivela le sue difficoltà scivolando sulla parola effrazione in un tweet di vicinanza al DS riferito ad uno scasso avvenuto in un istituto comprensivo alle porte di Foggia. Chissà a cosa si riferisse la ministra, l’unica a cosa a cui decidiamo di star vicini noi, quando parlano questi soggetti, è la lingua italiana.

  1. LA DAD HA SALVATO MOLTE VITE

Medici e infermieri fate largo, inutili le polemiche sui vaccini, inutili (quelli per davvero) i canti dai balconi: a salvare vite ci ha pensato la ministra Azzolina. Mantello rosso corredato al rossetto e si corre a prendere i meriti dei sacrifici degli italiani. È la DAD la chiave di tutto, senza di quella non avremmo saputo che fare. Va bene, la ministra ci ha creduto, ora però è tempo di svegliarla dai suoi sogni: è passato un anno e la bella addormentata non può mica dormire per sempre!

  1. GLI STUDENTI NON SONO IMBUTI DA RIEMPIRE

Va bene al di là della metafora scadente qua la ministra raggiunge il top della sua sciattezza intellettuale. Come tutti sapremo da circa l’età di quattro anni gli imbuti non si riempiono ma servono per riempire ma forse alla carissima Lucia questa cosa non l’ha mai insegnata nessuno, troppo impegnata nell’esercizio di scaldare la poltrona non possiamo pretenderle uno sforzo intellettuale di questa poltrona.

Questo è il ministero del governo Conte, una barzelletta che echeggia per le vie di Trastevere. Una barzelletta in mondovisione visto che ci siamo ritrovati nelle mani di un’incompetente nel bel mezzo di una Pandemia, ma almeno, possiamo difenderci dicendo che avevamo i banchi a rotelle a proteggerci dal virus.