Pescara, 6 marzo – “Sangue, suolo, spirito! Socializzazione scolastica ora!”, questo lo striscione apparso nella notte a firma dei ragazzi del fulmine cerchiato per lanciare il nuovo progetto Socializzazione Scolastica, rivoluzionando gli schemi nel dibattito nel panorama scolastico attuale.

“Una visione in divenire che parte dalla contingenza dell’emergenza virus – inizia la nota – ma ha lo scopo di modificare radicalmente la concezione di scuola pubblica: non più passaggio obbligato dall’infanzia all’età adulta ma luogo polare per l’individuo, la città, l’ambiente, la Nazione. Non più luogo fisico racchiuso in un singolo plesso ma entità geografica e geospirituale: geografica perché interagisce con l’ambiente e traferisce il suo agire non solo alle classi ma anche alla natura, al tessuto economico locale, all’arte e alla cultura divenendo non azienda ma ecosistema; geospirituale perché riconnette gli individui al proprio genius loci, valorizzando le specialità locali, l’industria del territorio, l’unicità artistica e paesaggistica dell’Italia.

Scuole come pietre angolari – continua la nota – ed argini alla deriva globalizzante dei consumi e dei costumi. Nella dimensione della socializzazione scolastica cadono le barriere tra studente e docente, lavoratore e insegnante perché tutti imparano, tutti insegnano, tutti lavorano in un rapporto di mutua solidarietà, scambio, confronto e reciproca crescita”.

“Non più scuola azienda votata alla creazione di consumatori – conclude la nota – ma scuola votata alla creazione di costruttori della società, senza più la divisione tra chi pensa e chi fa, chi agisce e chi si arricchisce. Una scuola che vuole far respirare i ragazzi e che considera parte integrante dello sviluppo cognitivo anche quello fisico ed ambientale”.