Di Sembe

A distanza di un mese dall’inizio dell’operazione militare speciale russa sul territorio controllato dal governo di Kiev gli occidentali si sentono ricatapultati nel 1939. Dopo 70 anni senza conflitti su terra europea, senza chiaramente dimenticare le bombe sganciate su Belgrado e la lotta delle popolazioni del Donbass, oggi nel 2022 tornano a far fuoco artiglierie e carri armati in Europa.

Partiamo dal presupposto che nel mondo dal termine del secondo conflitto mondiale la guerra c’è sempre stata: primavere arabe, eterni conflitti africani, guerre civili in Libia e Siria, guerriglie sudamericane e irlandesi e l’elenco è ancora molto lungo. Questa non è più la guerra asimmetrica come la conducevano gli americani, (ovvero una sproporzionata forza tecnologica contro case di pastori) ma un confronto tra due Stati ed eserciti moderni. Ma il punto è che in Occidente si tende a vedere la guerra come una cosa di un’era fa, una cosa che sembrava impossibile tornasse così vicino ai cancelli di casa nostra, in una realtà che nel mondo di oggi, respinge tutto ciò che può essere virile e violento, i più davano per infattibile.

Eppure eccoci qua…corse ai negozi per comprare lo iodio per un’eventuale escalation nucleare, persone terrorizzate che dopo due anni di quarantene perdono ancora di più la speranza per il futuro. La vita borghese tranquilla e serena sembra un lontano ricordo, dal 2019 sembra un passato un secolo. In effetti la Storia ha dimostrato come invece lo scontro armato sia ancora vivo e vegeto nel mondo tutt’altro che in pace, non certo come volevano farci credere quattro progressisti ignoranti, beati osservatori da una finestra dorata.

I 70 anni di pace che l’Unione Europea vanta di aver portato sono messi a rischio dalle manovre delle super potenze global e d’altronde, l’Europa è stata forgiata con le guerre che, al pari del patrimonio culturale, avevano portato questo continente a dirigere le sorti dell’intero pianeta. Dopo 70 anni l’uomo occidentale si risveglia dal lungo sonno borghese pacifista e deve affrontare una realtà a cui non è minimamente preparato. Che sia la volta buona che si ricordi di far parte di una stirpe guerriera creatrice di imperi?