Avellino, 3 mar – In un articolo firmato da Michela Della Rocca, pubblicato oggi sul sito del Corriere della Sera, si sostiene che il Provveditorato agli studi starebbe valutando delle azioni di ritorsione contro i nostri ragazzi che qualche giorno fa hanno esposto un cartello con scritto: “Antifascismo=mafia“. Secondo la giornalista i ragazzi sarebbero stati denunciati dopo un’indagine della Digos per “apologia di Fascismo”, mentre per uno di loro ci sarebbe il rischio di annullamento dell’esame di maturità.

Ad Avellino c’è un nuovo sceriffo: il Corriere

In questo articolo il Corriere decide deliberatamente di sostituirsi alle autorità, sentenziando provvedimenti che ancora non sono arrivati, ma che soprattutto non arriveranno: Fiorella Pagliuca, Provveditore agli Studi di Avellino, ha già smentito e preso le distanze dalle dichiarazioni riportate prima su un quotidiano locale e poi sul Corriere che riportavano le sedicenti sospensioni degli esami per i ragazzi coinvolti. Un clima da caccia alle streghe che denota ancora una volta l’efficienza della stampa nostrana nel diffondere fake news e dichiarazioni distorte, anticipando le autorità e sostituendosi agli avvisi di garanzia con il preciso fine di osteggiare una protesta legittima portata avanti con mezzi legittimi da un sindacato studentesco che fa politica attiva da tanti anni.

Denunce un punto di non ritorno

Infine, se fosse vero che cinque ragazzi sono stati denunciati per aver esposto una pura e semplice critica ideologica sarebbe di certo un fatto gravissimo e un vero punto di non ritorno per l’equità del dibattito pubblico in Italia. I mezzi dell’intimidazione e del ricatto per silenziare ogni opposizione sappiamo benissimo a chi appartengono.

Blocco Studentesco